GRANDI LANGHE 2019 FA IL BOTTO

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Grande successo per l’evento di degustazione ad Alba a cui ha partecipato Cantina Rizzi

Il 28 e 29 gennaio 2019 si è tenuto Grandi Langhe Doc e Docg: un evento importante ad Alba, in provincia di Cuneo, che è stata un’ occasione unica ed esclusiva per degustare l’eccellenza della produzione vitivinicola di questo territorio.

Il gennaio piemontese si è concluso con “Grandi Langhe”, evento che si è tenuto ad Alba il 28 e 29 gennaio e che ha rappresentato la prima manifestazione dell’anno in tema di vino, registrando un grandissimo successo.

 Matteo Aschieri, Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, si dice molto soddisfatto per il successo della quarta edizione di Grandi Langhe, che ha contato la partecipazione di 206 cantine e circa 2000 partecipanti tra sommelier, buyer, ristoratori e stampa.

Un evento che ha messo in mostra il grande valore dei nostri vini, delle nuove annate di Barolo (2015), Barbaresco (2016), Roero (2016) e altre denominazioni della regione delle Langhe, ma anche laboratori gratuiti di alto livello curati da grandi professionisti: su tutti, l’agronomoEdmondo Bonelli.

E non finisce qui perché si pensa già al futuro, in programma per il 2020 c’è anche la valorizzazione Dolcetto.

“Moltissime le referenze in degustazione - spiega il sito www.beverfood.com, nell’articolo “GRANDI LANGHE 2019: ANNATE, UOMINI E NOVITÀ” - Tante meriterebbero la recensione, ma in questo caso voglio raccontare qualche progetto nuovo, narrante del coraggio e della forza degli uomini che li hanno concepiti senza dimenticare le realtà più giovani e storiche con piacevoli sorprese e tante conferme”.

Ed ecco il passo dedicato alla nostra Cantina Rizzi, che ha partecipato a Grandi Langhe 2019:

 
cantina rizzi grandi langhe 2019

Rizzi

Azienda che prende il nome dalla collina omonima e MeGa di Treiso condotta dalla famiglia torinese Dellapiana. Oggi i 44 ettari di proprietà sono gestiti dal giovane, sempre più decisionista e sensibile Enrico. Partendo dall’estremità cerca sempre la qualità e la differenza. Per la Riserva Barbaresco Boito le etichette sono disegnate di suo pugno a mano con una velocità mirabile. E quasi sempre riprendono con colori accesi il paesaggio collinare ammirato dallo splendido patio. Oltre all’elegante e vibrante Barbaresco Rizzi 2016 Docg (25 euro) troviamo nella stessa annata un luminoso e raggiante Barbaresco Docg Pajorè (45 euro). Fibroso, di bellissima accelerazione ma soprattutto di festante equilibrio. Per chi ama le bolle, bisogna affrettarsi a prenotare qualche magnum dell’Alta Langa Pas Dosè 100 mesi.

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EVENTICristian Montà