"NEBBIOLO PRIMA 2018: I BARBARESCO 2015 SONO OTTIMI (MA NON COME I 2014)"

Nebbiolo Prima 2018 | I Barbaresco 2015 sono ottimi (ma non come i 2014)

Nebbiolo Prima 2018 | I Barbaresco 2015 sono ottimi (ma non come i 2014)

Articolo di Francesco Oddenino su Intravino

Un articolo che parla di vino Barbaresco, quello scritto da Francesco Oddenino su intravino.com

Ecco l'articolo: 

Ogni volta che capito in qualche regione vitivinicola del mondo, dalla Sicilia alla Loira, dal Piemonte all’Argentina, sento sempre lo stesso mantra ripetuto dai produttori: “questa (in commercio) è una grande annata”. Questo mantra viene ripetuto continuamente fino all’esaurimento delle scorte di vino in cantina, per poi passare tranquillamente a descrivere meraviglie dell’annata successiva.

Quindi l’anno scorso rimasi molto sorpreso nel sentir dire dai produttori della zona del Barbaresco qualcosa tipo: ”beh sai, i 2014 sono un po’ così. Ecco, ogni tanto capita l’annata complicata, ma poi vedrai i 2015 come saranno grandi”. E continuando ad assaggiare (e a comprare) ottimi Barbaresco 2014 già avevo l’acquolina in bocca pensando ai 2015.

Alla prima giornata di Nebbiolo Prima 2018 – consueta presentazione delle nuove annate di Langa e Roero organizzata da Albeisa – c’erano tanti Barbaresco 2015 da assaggiare (75), tutti rigorosamente alla cieca,  e devo dire che i produttori con cui avevo parlato l’anno prima, semplicemente, non avevano ragione. Ogni tanto capita. Non perché i 2015 non siano degli ottimi Barbaresco, anzi talvolta sono pure straordinari. Ma perché, mi spiace ammetterlo, i 2014, per un amante del nebbiolo, sono semplicemente più buoni.

Madre Natura è stata favorevole con i viticoltori nella 2015, mentre li ha fatti penare l’anno precedente. Ma probabilmente non sempre una stagione perfetta, con uve perfette, senza tanti patemi d’animo in vigna, comporta una qualità migliore del vino. Magari una quantità di vino maggiore, più facilità di vendita e quindi più incassi: cosa che però all’appassionato bevitore di fatto non interessa.

I Barbaresco 2015 sono vini aperti, con un frutto vivo e croccante, molta florealità, molto charme immediato. Ma talvolta il frutto si contorce su se stesso, l’alcool va alle stelle e il naso si appiattisce e non acquista ampiezza. La cosa mi ha un po’ sorpreso perché dopo avere assaggiato tanti 2015 di Langa (dolcetti, barbere, nebbioli base) aperti e goderecci, mi aspettavo un salto qualitativo sostanziale con la denominazione più blasonata. I Barbaresco 2015 sono in effetti aperti, goderecci, ma tali rimangono e di fatto lo stacco con i vini base non è così evidente.

Questo non vuole assolutamente dire che non sia una “grande annata”: lo è in effetti, ma è una grande annata di vini “da ristorante” e non da “accumulatore seriale di bottiglie che non riuscirò mai a stappare” come il sottoscritto.

Tra i vini Barbaresco descritti e raccontati nell'articolo, c'è anche il Barbaresco della cantina Rizzi di Treiso, nella provincia di Cuneo. 

Rizzi, Barbaresco Pajorè 2015

"Classicissimo, come sempre, balsamico e floreale fresco come sempre, godurioso come sempre. Bocca di media lunghezza, tannino cesellato, acidità sempre importante nonostante l’annata calda. La bevibilità rimane il suo punto di forza in qualsiasi annata"